Piegare un fazzoletto da taschino: 4 idee per un tocco di classe

L’origine della pochette, o fazzoletto da taschino, sembrerebbe risalire lungo le rive del fiume Nilo, nell'antico Egitto. Pare che gli abitanti di quella zona usassero l’antenato di questo accessorio sia come panno per asciugare il sudore e la fatica del duro lavoro, ma anche come oggetto per ostentare la propria ricchezza.

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Il fazzoletto da taschino: un apostrofo di stile armonico ed elegante

Durante il Medioevo, le nobildonne dell’epoca erano solite usare un fazzoletto cosparso di profumo da tenere vicino al naso per contrastare gli odori delle città durante le loro passeggiate quotidiane. In questo periodo la pochette iniziò a riscuotere successo anche nei confronti di uomini borghesi che cominciarono ad indossarla come un ornamento di stile. Tessuti pregiati arricchiti da decori e ricami erano una dimostrazione del proprio status sociale privilegiato e dell’appartenenza a una determinata classe.

È nel Settecento che venne stabilito definitivamente un nome per indicare questo accessorio. Il re di Francia Luigi XVI era un grande estimatore del fazzoletto da taschino. Ogni mattina uno dei suoi sudditi gli porgeva una vassoio con le più diverse fantasie e il re sceglieva quello che più rappresentava il suo umore in quella giornata, riponendolo poi a cascata nel taschino della giacca. Fu proprio Maria Antonietta, moglie di Luigi XVI, a convincere il sovrano a stabilire una dimensione standard per i fazzoletti, per la precisione 40 centimetri, e a chiamarli “pochette” (che in francese vuol dire per l’appunto “tasca”).

Tuttavia, la nascita del vero e proprio fazzoletto da taschino simbolo della moda sartoriale, così come lo intendiamo noi oggi, risale al XIX secolo, quando gli abiti formati da giacca e pantalone entrarono ufficialmente nel mondo della moda maschile, conquistando l’animo di gentiluomini di tutto il mondo. Negli anni Cinquanta i divi hollywoodiani furono delle vere e proprie icone per questo accessorio. Impossibile dimenticare il fazzoletto da taschino di color bianco che completava con classe i look dell’elegante James Bond.

Oggi la pochette viene utilizzata come elemento distintivo nell’outfit maschile, sinonimo di classe e cura dei dettagli e di sé stessi, in grado di adattarsi a contesti solenni, formali, lavorativi e anche più casual.

Quattro idee per indossare con classe la pochette

Seta, cotone e lana sono i pregiati filati che Fumagalli 1891 utilizza per realizzare la sua collezione di fazzoletti da taschino, interamente cuciti a mano. Questi materiali li rendono estremamente versatili e adattabili a svariati contesti. Dal cotone, indicato per outfit quotidiani da giorno, alla seta e lana, tessuti perfetti per occasioni speciali, cerimonie, business look o serate eleganti. I colori e le fantasie dei fazzoletti da taschino di Fumagalli sono un vero segno distintivo: i disegni provengono dallo storico archivio di famiglia. Pattern pensati per rendere questo accessorio un elemento distinto ma al contempo in perfetta armonia con il look, per un effetto elegante, sofisticato e ricercato.

Ecco allora quattro idee di stile, quattro consigli su come piegare e indossare il fazzoletto per un vero tocco di classe e rendere interessante l’intero outfit.

Piega a triangolo o a punta

Si tratta di uno dei modi più semplici per piegare la pochette che farà uscire dal taschino della giacca solo un angolo del fazzoletto. Per realizzarla bisogna sovrapporre in diagonale le due estremità, creando un triangolo con la punta rivolta verso l’alto. Successivamente, immaginando di creare una busta, andranno ripiegati fino alla metà gli altri due lembi della pochette. Particolarmente adatta a contesti eleganti ma non troppo formali, la piega a triangolo saprà rendere accurato il tuo look casual o sportivo.


Piega a due punte

Molto simile alla piega a triangolo, la piega a due punte si caratterizza dal fatto che, per realizzarla, è necessario sfalsare le due punte del triangolo che si viene a creare piegando a metà il fazzoletto. Il procedimento poi è lo stesso della piega a triangolo. Questo modo di indossare la pochette è molto diffuso in contesti lavorativi o riunioni importanti, per aggiungere un tocco personale a completi da giorno.


Piega quadrata o presidenziale

Perfetta per occasioni formali, abbinata a completi con papillon o senza cravatta, o a un elegante smoking, è una piega molto minimal ma dal gran tocco di classe. Per realizzarla vi basterà piegare il fazzoletto su sé stesso per due volte, in modo da ottenere un quadrato più piccolo che andrà poi infilato nel taschino, avendo cura di far fuoriuscire solo pochi centimetri di stoffa.


Piega a sbuffo o casual

Particolarmente indicata per pochette in seta, si realizza impugnando al centro il fazzoletto, lasciandolo poi ricadere verso il basso, ripiegando la parte inferiore verso l’alto. Il fazzoletto andrà poi inserito all’interno del taschino con i lembi verso l’alto, cercando di andare a sistemarli per farli assomigliare a dei petali di un fiore. In questo modo si creerà un effetto fresco e vaporoso, quasi leggero. Nel caso in cui si voglia ottenere un risultato sempre voluminoso ma più contenuto, basterà indossare il fazzoletto al contrario, vale a dire con le punte all’interno del taschino.


Il fazzoletto da taschino è un dettaglio irrinunciabile nel guardaroba di veri gentiluomini che vogliono esprimersi attraverso lo stile. Una volta che avrai individuato il contesto in cui vorrai indossare la pochette, non ti resta che sbizzarriti nelle modalità con cui indossare questo accessorio e osare con le preziose fantasie della collezione storica Fumagalli 1891.

 

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